Il Gruppo Operativo DIG-Control, nel quale Confagricoltura Veneto partecipa come partner, ha come scopo l’applicazione su ampia scala di una soluzione gestionale che preveda la distribuzione della sostanza organica in maniera puntiforme, sulla base dell’effettiva concentrazione di azoto disponibile nel terreno, mediando fra l’esigenza di preservare/aumentare le rese colturali e l’esigenza di proteggere l’ambiente, minimizzando l’impatto dei fertilizzanti sui terreni e sulle risorse idriche.
Il progetto è stato finanziato con la Misura 16.1-16.2 del PSR Veneto, che è finalizzata al superamento degli svantaggi economici, ambientali e di altro genere derivanti dalla frammentazione dei processi di innovazione, promuovendo nel contempo il trasferimento di conoscenze nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali.
Il progetto nasce dalla valutazione della presenza di sostanza organica nei suoli del Veneto, che è molto diversificata e presenta, in determinate aree della pianura, anche suoli particolarmente poveri, con la presenza di carbonio organico <1% in molte aree di Rovigo, Verona, Venezia e Padova.
L’uso agricolo intensivo senza apporti di sostanze organiche per mezzo di deiezioni zootecniche o altri ammendanti porta inevitabilmente ad una progressiva riduzione del carbonio organico del suolo fino ad un limite minimo di equilibrio. La carenza di sostanza organica sta compromettendo il grado di fertilità dei suoli agricoli veneti, riducendone la produttività e la resistenza alle malattie delle coltivazioni arboree ed erbacee, associabili allo scarso vigore vegetativo imputabile alla carenza di disponibilità di sostanze nutrienti nel suolo.
L’aumento di sostanza organica nei suoli agricoli del Veneto rappresenta un’importante sfida per il settore primario, che deve essere affrontata considerando anche gli effetti negativi della non corretta utilizzazione dei fertilizzanti, che causa lisciviazione dei nutrienti e inquinamento delle acque.
L’utilizzo di tecniche di distribuzione controllata degli ammendanti organici, capaci di un più efficiente utilizzo dei fertilizzanti che riduca le quantità di nutrienti apportate ed i potenziali rilasci nell’ambiente, consentirebbe di migliorare le rese produttive dei terreni, apportando il giusto dosaggio di sostanza organica laddove i suoli agricoli risultino carenti.
L’azione del progetto DIG-Control prevede di diffondere un innovativo protocollo agronomico basato sull’utilizzo di tecniche di distribuzione controllata degli ammendanti organici.
Verrà predisposto un approccio integrato alle tecniche di concimazione che prevede due fasi.
Nella prima fase, predittiva e decisionale, si effettuerà una mappatura preliminare della presenza di sostanza organica nei suoli, attraverso l’uso della tecnologia brevettata poliSPEC-NIR.
Nella seconda fase, invece, verrà apportata la sostanza organica nei suoli, comparando tesi agronomiche basate sull’ applicazione di una distribuzione controllata dei digestati tramite sistemi con rateo variabile e sperimentando nuovi prodotti inibitori della nitrificazione in grado di aumentare l’efficienza di utilizzo dell’azoto contenuto nei liquami e digestato.