PROBLEMA
La presenza di sostanza organica nei suoli del Veneto è molto diversificata e presenta, in alcune aree della pianura, anche terreni particolarmente poveri di sostanza organica, più nel dettaglio le province che hanno la maggior presenza di suoli con dotazione di carbonio organico bassa (<1%) sono Rovigo, Verona, Venezia e Padova.
L’uso agricolo intensivo senza apporti di sostanze organiche per mezzo di deiezioni zootecniche o altri ammendanti porta inevitabilmente ad una progressiva riduzione del carbonio organico del suolo fino ad un limite minimo di equilibrio.
La carenza di sostanza organica sta compromettendo il grado di fertilità dei suoli agricoli veneti, riducendone la produttività e la resistenza alle malattie delle coltivazioni arboree ed erbacee, associabili allo scarso vigore vegetativo imputabile alla carenza di disponibilità di sostanze nutrienti nel suolo.
L’aumento di sostanza organica nei suoli agricoli del Veneto rappresenta quindi una importante sfida per il settore primario, che deve essere affrontata considerando però anche gli effetti negativi che una non corretta distribuzione degli effluenti può avere nelle acque e il conseguente inquinamento ambientale (Direttiva Nitrati 91/676/CEE).
SOLUZIONE INDIVIDUATA
L’utilizzo di tecniche di distribuzione controllata degli ammendanti organici, capaci di un più efficiente utilizzo dei fertilizzanti che riduca le quantità di nutrienti apportate ed i potenziali rilasci nell’ambiente, consentirebbe migliorare le rese produttive dei terreni, apportando il giusto dosaggio di sostanza organica laddove i suoli agricoli risultino carenti e nel contempo rispettare la direttiva Nitrati.
L’obiettivo è quello di applicare su ampia scala una soluzione gestionale che prevede uno spandimento della sostanza organica in maniera puntiforme, sulla base dell’effettiva concentrazione di azoto disponibile in un dato terreno agricolo (fertirrigazione di precisione) e mediare tra l’esigenza di preservare/aumentare le rese colturali e l’esigenza di proteggere l’ambiente, minimizzando l’impatto dei fertilizzanti sui terreni e sulle risorse idriche.
L’azione del Gruppo Operativo prevede di diffondere un innovativo protocollo agronomico basato sull’utilizzo di tecniche di distribuzione controllata degli ammendanti organici.
SPERIMENTAZIONE
Verrà predisposto un approccio integrato alle tecniche di concimazione diviso in 2 fasi:
- nella fase predittiva e decisionale legata alla mappatura preliminare della presenza di sostanza organica nei suoli, attraverso l’uso della tecnologia brevettata poliSPEC-NIR (ITPhotonics e UniPD)
- nella fase di somministrazione della sostanza organica nei suoli, caratterizzato dalla comparazione di tesi agronomiche basate sull’ applicazione di distribuzione controllata dei digestati tramite sistemi con rateo variabile attraverso uso della tecnologia brevettata poliSPEC-NIR (ITPhotonics), e la sperimentazione di nuovi prodotti inibitori della nitrificazione (BASF) in grado di aumentare l’efficienza di utilizzo dell’azoto contenuto nei liquami e digestato verificando l’efficienza dell’azoto organico inibito da confrontare sia con le tesi organiche che con una tesi di concimazione minerale (UniPD e Arpav)
PARTNERS
Leader partner: Società Agricola Sant’Ilario SRL
Imprese agricole: 3 aziende agricole in 3 province del Veneto con suoli diversi, dove testare le tecniche di concimazione:
Società Agricola Sant’Ilario SRL
Azienda Agricola Agrival
Azienda Agricola Valbissara
Ricerca
Università degli Studi di Padova DAFNAE: analisi di confronto delle 5 tesi sperimentali e dell’ analisi costi benefici e definizione del break-even secondo scenari climatici e/o di mercato alternativi
ITPhotonics SRL: technology performer, società leader nella produzione di sensoristica avanzata
ARPA Veneto: raccolta e verifica dati in modalità tradizionale sulla presenza di azoto nei suoli nel corso delle prove sperimentali
Divulgazione
Confagricoltura Veneto: divulgazione dei risultati nel territorio